Tanto tempo fa, in un posto pieno di alberi e voci nuove, viveva una gorilla di nome Koko.
Koko era curiosa.
Osservava tutto.
Ascoltava molto.
Un giorno si accorse che gli umani si parlavano usando le mani.
E pensò:
“Forse posso farlo anch’io.”
All’inizio nessuno aveva fretta.
Koko provava un gesto alla volta.
Sbagliava.
Rideva.
Riprovava.
Ogni giorno imparava qualcosa di nuovo.
Non perché doveva,
ma perché voleva raccontare ciò che sentiva.
Quando non conosceva una parola, ne inventava una.
Quando era felice, lo diceva.
Quando era triste, anche.
Col tempo, Koko capì una cosa importante:
parlare non serve per essere perfetti,
serve per farsi capire.
E così Koko imparò che, se qualcuno ti ascolta davvero,
puoi dire tutto ciò che hai nel cuore.

